Con l’arrivo dell’inverno, diventa difficile definire esattamente quale sia la  temperatura ideale da tenere in casa. La percezione del calore infatti è molto soggettiva e varia da persona a persona. È però importante non riscaldare troppo gli ambienti in cui viviamo sia per risparmiare che per proteggere la nostra salute. Scopriamo perché. 

Quanti gradi bisogna tenere in casa d’inverno?

Per quanto la sensazione di calore sia un fattore individuale, comunemente si ritiene che una temperatura ambientale sotto i 19/20° centigradi generi una sensazione di freddo.

Ecco perché la giusta temperatura da tenere in casa durante l’inverno dovrebbe essere intorno ai 20 gradi, con un’umidità compresa tra il 50/55%

Allo stesso modo non è consigliato alzare troppo il riscaldamento, superando i 25 gradi: inciderebbe negativamente sulla qualità di vita e sulla salute di chi vi abita. 

I parametri sulla temperatura giusta in casa d’inverno, d’altra parte, sono fissati dalla normativa nazionale. È prevista una soglia massima di 20 gradi, con una tolleranza di due. L’indicazione vale sia per le abitazioni private che per gli uffici pubblici e le scuole. 

Un livello di 20 gradi durante il giorno negli ambienti chiusi non solo consente di raggiungere un equilibrato comfort climatico, ma permette di incidere di meno sull’inquinamento ambientale. Si riduce infatti in modo significativo la produzione di PM10 nell’atmosfera

È molto importante valutare allo stesso tempo il tasso di umidità dell’aria degli spazi in cui viviamo. In base al suo valore, possiamo capire se il riscaldamento sia troppo alto o troppo basso. 

Quando è ben al di sotto del 50%, significa che l’aria è troppo secca e che il riscaldamento è troppo alto. In questo caso, quindi, potrebbe essere opportuno utilizzare appositi umidificatori.

Un tasso di umidità superiore al 60-70% favorisce, al contrario, la proliferazione di microrganismi, muffe e acari della polvere. Sono agenti particolarmente allergenici e dannosi per la salute

Si può ovviare a questo problema grazie a deumidificatori e, soprattutto, ad un continuo riciclo d’aria nelle stanze.

Che temperatura tenere in camera da letto?

 

Uno dei dubbi più frequenti sulla temperatura ottimale da tenere in casa in inverno riguarda il momento in cui andiamo a dormire. La qualità del sonno infatti risente anche dei gradi che registriamo nella camera da letto di notte. Non deve fare troppo caldo e, allo stesso tempo, l’ambiente non deve essere troppo freddo

La temperatura ideale dovrebbe assestarsi attorno ai 16/18 gradi, tanto in estate quanto in inverno. Può apparire bassa, ma la temperatura corporea scende di sera per un processo naturale di preparazione al sonno. 

Possono sembrare valori eccessivamente bassi, ma un riscaldamento troppo alto può avere diverse conseguenze sulla salute della persona che sta riposando.

Una temperatura eccessiva porta con sé diverse conseguenze negative per il nostro fisico:

  1. infezioni respiratorie: l’ambiente secco e l’assenza di umidità compromettono le mucose del sistema respiratorio, creando un terreno fertile per batteri e virus, soprattutto nei bambini;
  2. sonno disturbato: il riposo diventa più difficile se le temperature dei termosifoni sono troppo elevate durante la notte. Sopra i 20°, il corpo non rilassa i muscoli e non raggiunge un piacevole stato di sonno. Allo stesso modo, un’umidità molto bassa per un ambiente freddo altera la frequenza respiratoria;
  3. allergie e dermatiti: se il livello dei termosifoni è troppo alto, possono generarsi dermatiti dovute alla secchezza della pelle. Al contrario, l’eccessiva umidità determinata da livelli troppo bassi permette la proliferazione di microrganismi, muffe e acari della polvere, tra le principali cause di allergie;
  4. mal di testa: è un sintomo frequente quando il riscaldamento è tenuto a temperatura massima. Si genera una sensazione di ottundimento per la vasodilatazione. Un calore sproporzionato abbassa la pressione sanguigna, con un minor afflusso di sangue al cervello che genera sintomi fastidiosi; 
  5. aumento di peso: un sonno a temperatura elevata non consente all’organismo di bruciare il grasso immagazzinato. Viene così rallentato il metabolismo;
  6. diffusione delle sostanze tossiche: la temperatura troppo alta della caldaia può favorire il rilascio di sostanze tossiche che possono essere estremamente pericolose. Tra queste c’è monossido di carbonio: è un gas inodore, quindi difficile da rilevare, causato dalla cattiva combustione. Provoca vertigini, svenimenti, nausea e mal di testa. 

Mantenere una temperatura ideale porta così benefici alle nostre difese immunitarie e ci tiene al riparo da raffreddori, bronchiti, dolori e irritazioni a pelle e occhi. E ovviamente coincide con un risparmio in bolletta.

 

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Qual è la temperatura ideale nelle stanze di casa?

 

A seconda degli ambienti della nostra abitazione, possiamo regolare la temperatura migliore tenendo conto delle nostre attività e abitudini e dei diversi momenti della giornata.

Nel soggiorno, ad esempio, trascorriamo più tempo che in camera da letto. È una stanza che viviamo in diversi momenti della giornata, indossando anche diversi tipi di vestiti. Si suggerisce così di mantenere una temperatura tra i 19 e i 20 gradi quando siamo in casa.

La temperatura in casa non deve essere necessariamente uniforme in tutte le sue stanze. Se infatti in sala da pranzo è meglio mantenersi sui livelli previsti per il salotto, in cucina può essere anche più bassa. L’utilizzo dei fornelli piuttosto che del forno contribuisce a renderla più calda anche con una temperatura impostata sui 18 gradi

Per il bagno, una temperatura tra i 19 e i 22 gradi crea quel comfort ideale per una parte della casa che, solitamente, è quella per ovvie ragioni più riscaldata.

È importante tenere a mente che per garantire una buona qualità dell’aria, non fa bene alla nostra salute tenere sempre le finestre chiuse. Il riciclo degli ambienti, anche per pochi minuti, può avvenire sfruttando le ore più calde del giorno o quando i termosifoni non sono in funzione, per non disperdere eccessivo calore. 

Una temperatura equilibrata, infine, impedisce gli spiacevoli sbalzi di temperatura tra l’ambiente interno ed esterno e che possono rivelarsi dannosi per il sistema cardiocircolatorio e polmonare. 

Come capire se una casa è fredda?

Un’attenta ricognizione dei diversi spazi della casa aiuta a capire se la casa in cui viviamo è fredda o meno. È sufficiente valutare con il tatto l’umidità e la temperatura di pavimenti, soffitti, angoli e pareti interne. 

Se risultano particolarmente freddi o umidi, allora è il caso di intervenire per migliorare la situazione:

  • effettua periodicamente la manutenzione dei termosifoni, perché operino al meglio delle loro possibilità e siano più sicuri;
  • disponi dei tappeti sul pavimento, dal momento che sono più caldi delle piastrelle e bloccano la dispersione di calore;
  • non impostare la temperatura di casa al massimo, perché basta attestarsi sui valori tra i 19 e i 21 gradi per scaldare l’ambiente attorno;
  • approfitta della luce del sole attraverso le finestre durante il giorno, mentre con il calare del buio abbassa le tapparelle o chiudi le ante per impedire qualsiasi dispersione del caldo. 
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