Perché il termostato lampeggia
Un imprevisto contraddistinto da una luce rossa che può rovinare i piani di un ritorno a casa, quando si vuole essere accolti dalla giusta temperatura e invece non è così: il collegamento tra termostato e caldaia non funziona come dovrebbe. Cerchiamo di scoprire insieme di che cosa si tratta e come intervenire.
Come si capisce se il termostato non funziona?
Il segnale che il termostato di casa non funziona è spesso legato alla temperatura degli ambienti. Dal momento che il dispositivo detta l’accensione e lo spegnimento della caldaia o di un altro generatore di calore a seconda della temperatura che registra, se questa è troppo bassa o troppo alta potrebbe significare che il problema è legato proprio al termostato.
Per chi ha installato un termostato di nuova generazione, tenere sott’occhio il suo display o scala graduata è un primo passaggio da compiere per evitare lo spiacevole contrattempo. La soluzione infatti può essere a portata di mano.
- Per esempio una spia rossa che lampeggia serve a indicare che le batterie che alimentano il termostato sono quasi o del tutto scariche.
- Il segnale che è giunto il momento di cambiarle non è mai improvviso: quando il livello di energia delle batterie scende, sul monitor compare spesso un simbolo a forma di pila che informa sullo stato delle batterie.
- Se così fosse, basta seguire le indicazioni contenute nella guida fornita dal produttore per sostituirle.
Sempre dal display è possibile controllare che le impostazioni siano state settate correttamente, sia per quanto riguarda la temperatura desiderata che per le fasce orarie con cui il funzionamento del termostato è stato programmato. Capita infatti che, intervenendo manualmente sul dispositivo, vengano modificate inavvertitamente.
Non è poi da escludere l’eventualità che sia il collegamento elettrico tra termostato e generatore di calore ad avere un problema.
- In una situazione del genere, la comunicazione termostato-caldaia non avviene correttamente e quindi ogni tentativo di riscaldare adeguatamente casa non va a buon fine.
- Una volta escluse le ipotesi di batterie scariche e impostazioni alterate, è buona cosa rivolgersi ad un tecnico specializzato per una consulenza e valutare l’intervento opportuno.
Un ultimo caso riguarda il sensore della temperatura: non operando correttamente, impedisce al termostato di rilevare se i gradi siano in linea o meno con la temperatura desiderata.
Come si fa a resettare il termostato?
Come visto in precedenza, un termostato che non funziona provoca fastidiosi disagi. La tecnologia viene però in aiuto: i modelli smart, collegati alla rete wireless di casa, avvertono immediatamente l’utente attraverso le notifiche via cellulare.
Basta scaricare l’apposita applicazione per avere un monitoraggio completo e immediato non solo sul livello di temperatura e di qualità dell’aria, ma anche sull’operatività del dispositivo. In questo modo non si è colti alla sprovvista e ci si può organizzare per tempo per rimediare.
A volte possono bastare un reset o un riavvio del termostato perché tutto torni nella norma. Il reset consente, ad esempio, di ripristinare le impostazioni di fabbrica predefinite per procedere ad una nuova riconfigurazione. Le procedure sono riportate nelle guide che accompagnano il prodotto ed è molto importante seguirle passo dopo passo per completare correttamente l’operazione.
Come si cambiano le batterie di un termostato?
Anche nel caso in cui sia necessario procedere alla sostituzione delle batterie, la guida fornisce tutte le informazioni per togliere le pile vecchie e inserire quelle nuove.
I termostati sono dotati di vani batterie.
- Con alcuni modelli bisogna prima di tutto rimuovere il corpo principale dalla placca con la quale sono installati sul muro.
- Il vano si trova nella parte posteriore: va aperto e poi richiuso dopo aver alloggiato le batterie cariche.
- Il display si attiva e scompare la notifica che segnalava la necessità di intervento.
Cosa significano i simboli sul termostato?
I termostati smart non si limitano a rilevare la temperatura per avviare o meno la caldaia e il sistema di riscaldamento. Questi sistemi di domotica ospitano sul display alcuni simboli che contribuiscono al benessere degli abitanti di casa e al risparmio energetico.
Quelli in grado di misurare il livello di umidità presentano una lettera H, che sta per “humidity”, accompagnato da una percentuale: se è compresa tra il 40% e il 60%, allora la qualità dell’aria è buona e non è né troppo secca né troppo umida.
Altri simboli comuni comprendono:
- sole o fiamma, per indicare che l’impianto è acceso;
- fiocco di neve o goccia, per indicare la modalità raffrescamento, se prevista;
- mano, per indicare la modalità manuale;
- timer, per indicare invece quella automatica;
- mezzaluna, per indicare che il termostato è in modalità di risparmio energetico.
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