Lo scambiatore è un elemento molto importante della caldaia e svolge un ruolo fondamentale per la produzione di calore e di acqua calda. Il suo corretto funzionamento è quindi fondamentale ed è importante sapere come intervenire in caso di problemi. Scopriamo come.

 

 

Cosa succede quando lo scambiatore della caldaia non funziona?

 

Lo scambiatore è indispensabile tanto per il circuito di riscaldamento della caldaia quanto per il circuito dell’acqua calda sanitaria. Quando non funziona in modo corretto, l’acqua calda non viene portata a temperatura e quindi non viene scaldata: da una parte i termosifoni restano freddi, dall’altra svanisce la possibilità di fare una bella doccia calda.  

Entrambi i circuiti infatti sono collegati allo scambiatore. Ci sono due tipi di scambiatore

  • scambiatore primario (collegato al riscaldamento);
  • scambiatore secondario (collegato all’acqua calda sanitaria).

Esistono poi caldaie dotate di scambiatore monotermico e scambiatore bitermico. 

  1. In un sistema monotermico, i circuiti del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria sono separati e per ciascuno di essi è quindi previsto uno scambiatore apposito;
  2. In un sistema bitermico, come accade nelle caldaie a condensazione, i circuiti sono separati, ma dispongono dello stesso scambiatore.

In sostanza, lo scambiatore è l’elemento che trasmette il calore della caldaia. Qui infatti avviene lo scambio tra acqua fredda e acqua calda: l’acqua fredda viene riscaldata per permettere il funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Se opera correttamente, riduce notevolmente il bisogno di combustione della caldaia, determinando una riduzione dei costi e garantendone l’efficienza. 

Nello specifico, lo scambiatore primario è un contenitore di acqua a contatto con il bruciatore, dove la combustione garantisce il riscaldamento dell’acqua. Lo stesso principio si applica allo scambiatore secondario che però scambia l’energia termica con l’acqua proveniente dalla rete idrica per produrre l’acqua calda sanitaria. 

Va inoltre segnalato che alcune caldaie dispongono di scambiatori di calore a piastre. Rappresentano un sistema dotato di quattro fori per l’ingresso e l’uscita del fluido di riscaldamento e dell’acqua calda. 

Quando si deve cambiare lo scambiatore della caldaia?

 

Al di là delle diverse tipologie, lo scambio di calore avviene tramite contatto e questo processo espone lo scambiatore ad accumuli di calcare e alla sua azione corrosiva, motivo per cui è fondamentale la manutenzione della caldaia

Ad incidere sullo stato di salute dello scambiatore e sulla sua efficienza sono soprattutto i depositi di calcare. Un’acqua dura, e quindi ricca di quelle sostanze che generano il calcare, aumenta le probabilità che questo si accumuli al suo interno. Lo scambiatore, per la sua caratteristica, è sempre a contatto con l’acqua. È quindi facilmente intuibile la necessità di una pulizia accurata

L’occhio esperto di un tecnico specializzato permette di intuire quando è giunto il momento di cambiare lo scaldatore. La caldaia va revisionata ogni 2 anni, salvo indicazioni più stringenti del produttore: rispettando questa tempistica, non si incappa nel rischio di avere uno scambiatore ormai usurato e prossimo alla rottura, con ciò che ne consegue in termini di benefici. 

 

scambiatore-caldaia

Come vedere se lo scambiatore è rotto?

 

Il segnale di un problema allo scambiatore, come la sua rottura, è data dalla perdita di acqua dalla caldaia, un contrattempo che può essere però legato a diverse cause. Per questo motivo, la supervisione di un tecnico permette di individuare subito il motivo dietro alla perdita. 

La pulizia dello scambiatore è essenziale per garantire una lunga durata. L’intervento va eseguito con l’apposita attrezzatura per rimuovere le incrostazioni e le impurità. Ad esempio, tra gli strumenti più efficaci per la sua pulizia, ci sono i lavaggi chimici. Si utilizza un liquido disincrostante da far circolare all’interno dell’impianto pulendo così, allo stesso tempo, scambiatore e impianto.

Allo stesso tempo, durante le operazioni di smontaggio e rimontaggio dello scambiatore, è molto importante non piegare le alette che contraddistinguono questo elemento per non comprometterne integrità e funzionalità. 

 

scambiatore-caldaia

Quanto costa lo scambiatore della caldaia?

 

Lo scambiatore di una caldaia, assieme alla centralina elettronica, è tra i componenti più costosi. Di conseguenza il prezzo per una sostituzione potrebbe salire a qualche centinaio di euro, considerando che rappresenta il “cuore” del nostro generatore di calore.

Sottovalutare e trascurare i segnali di un suo malfunzionamento può portare, con il passare del tempo, ad un blocco della caldaia stessa, con tutti i disagi che ne conseguono. Al contrario, la manutenzione periodica è la risposta alle spiacevoli - e dispendiose - complicazioni. 

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